In cerca di fortuna

10/06/2006

Pillolone /1

Ancora non vi ho raccontato praticamente niente dei miei pensieri, dei dubbi (tanti), delle certezze (poche). Dei pensieri che mi hanno portato qua e di quelli che si sono creati durante questo mese.


Sono più di 30 giorni che sono in giro per l'India. 30 giorni che mi hanno in parte cambiato, o meglio, hanno accelerato un certo processo di cambiamento che in Italia era appena partito. Questo viaggio ormai lo sto sentendo sempre di più come un momento di svolta. Non importa come finirà, se avrò fortuna o se tornerò a mani vuote. Importa solo come reagirò io. E' diventata una sfida vera con me stesso, una sfida dai mille significati. Sapevo di andare in contro ad un cambiamento voluto, certo, ma sinceramente non ne avevo percepito del tutto la portata al momento della mia decisione.


Andiamo per gradi però, partiamo dai pensieri che mi hanno portato in India.

Ho quasi 30 anni, il tempo di giocare è finito e la voglia è quella di costruire l'eMMe dei prossimi 30 anni. Perché l'India? Perché è un paese emergente, perché parlano inglese, perché ci si vive con 2 lire, perché il mio stipendio col mio telelavoro italiano qua è più che sufficiente per poter vivere da solo.

Insomma, l'idea è di costruire l'eMMe dei prossimi 30 anni. Lo farò in India? Non lo so, sinceramente. Ma non è questo il punto. Il punto è che la prima tappa di questo percorso l'ho scelta io. Da ora in poi tutto quello che mi succederà qua, o che mi succederà in Italia come diretta conseguenza del mio viaggio qua, sarà cosa mia. Mi volevo prendere la mia vita e me la sono presa.


(continua)