Continua primo settembre
Il volo Firenze - Francoforte è durato il tempo di un batter d’ali Il cielo era assolutamente sgombro di nuvole e il mio posto vicino al finestrino era davvero l’ideale per potersi godere il panorama: bellissimo.
Per alcuni istanti sono riuscito ad abbracciare con lo sguardo tutto il percorso dell’Arno da Firenze fino al mare. Sembrava farlo apposta, accidenti, la cartolina più bella che potessi immaginare del luogo dal quale, praticamente, sto fuggendo. E come se non bastasse, l’Emilia Romagna e poi il Veneto, il Trentino… anche loro si mostravano nel loro splendore, nella mattina italiana più bella che ricordi.
L’aeroporto di Francoforte è stato un diversivo abbastanza simpatico, ma purtroppo non era grande abbastanza per poter rimanere tale per otto ore. E
Purtroppo la risposta è meno stupida, o più stupida, dipende dai punti di vista: semplicemente le fortissime disposizioni di sicurezza per arrivare negli Stati Uniti, al momento, non consentono uno smaltimento veloce delle attese ai check-in.
In qualche modo, ciondolando da una poltroncina all’altra, arrivo all’ora X.
Il volo Francoforte – Bombay (all’aeroporto la stessa Air-India la chiama ancora Bombay), previsto per le 16.15, parte con pochi minuti di ritardo. Un volo strano, dove ho trascorso sette ore praticamente da solo, senza nessun passeggero nei posti intorno a me. Il cibo, incredibilmente, era per lo più buono, a parte un intruglio giallastro che ho messo da parte appena assaggiato. In volo riesco a dormire un po’ e vengo svegliato dallo steward che gentilmente mi invita ad allacciarmi le cinture di sicurezza, perché siamo in fase di atterraggio.